Smart Road, lo stato dell'arte delle strade intelligenti in Italia

Smart Road, lo stato dell’arte delle strade intelligenti in Italia

Dalla legge di bilancio 2018 l’Italia ha avviato un iter strategico per digitalizzare la rete stradale, integrando infrastrutture smart, veicoli a guida autonoma e servizi per una mobilità più sicura e sostenibile.

Entro il 2025 è prevista la completa digitalizzazione delle principali arterie.

Le tappe legislative

L’esordio è stato segnato dalla legge di bilancio 2018 (L. 27 dicembre 2017, n. 205) che ha dato impulso alla digitalizzazione della rete stradale italiana tramite le Smart Road.

Il 28 febbraio 2018 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 90 del 18 aprile 2018) il decreto n. 70, recante le modalità attuative e gli strumenti pratici per la sperimentazione su strada delle soluzioni Smart Road e guida connessa e automatica.

Tale decreto ha fissato le basi tecnologiche per la realizzazione di infrastrutture connesse in grado di monitorare il traffico, dialogare coi veicoli e migliorare la sicurezza stradale, indicando quale obiettivo la digitalizzazione della rete TEN-T europea e delle autostrade entro il 2025, con ulteriori sviluppi entro il 2030.

Al contempo il decreto ha autorizzato una sperimentazione controllata di veicoli a guida autonoma su tratti stradali selezionati, prevedendo procedure rigorose per garantire la sicurezza, coinvolgendo università, enti di ricerca e costruttori.

L’update normativo del 2022

Tramite il Decreto Interministeriale n. 307 del 28 settembre 2022 è stato istituito un Osservatorio tecnico di supporto dedicato alle Smart Road e ai veicoli a guida automatica.

L’organismo ha il compito di coordinare, monitorare e aggiornare il processo di trasformazione digitale della rete stradale nazionale, verificando l’efficacia delle misure e proponendo update normativi e tecnici in collaborazione col Ministero dell’Innovazione Digitale e altri enti.

Il decreto 2022 segna uno step essenziale per garantire una governance efficace del progetto, potenziando la partnership tra settore pubblico, concessionari e industria tecnologica.

Ma anche assicurando l’adeguamento continuo delle infrastrutture alle evoluzioni tecnologiche.

Lo stato dell’arte

Nel 2025 l’Italia ha quasi completato la digitalizzazione di alcune delle sue arterie più strategiche, coinvolgendo tratte di grande rilevanza quali la statale 51 “di Alemagna” in Veneto, le autostrade A90 e A91 nel Lazio, la E45-E55 Orte-Mestre e ulteriori strade principali in Sicilia e Calabria.

Il progetto Anas Smart Road, con un investimento di circa 1 miliardo di euro, ha avviato una prima fase operativa basata su tecnologie IoT, intelligenza artificiale, big data e connettività 5G, progettando una piattaforma digitale integrata per gestire in tempo reale traffico, sicurezza e servizi digitali.

Le Smart Road sono dotate di sensori ambientali, telecamere smart e sistemi di monitoraggio strutturale, idonee a rilevare sinistri e condizioni meteo avverse, offrendo feedback immediati a conducenti e sistemi di gestione.

La sperimentazione di veicoli a guida autonoma è operativa su tratti selezionati, con un quadro normativo che garantisce la safety e la qualità delle prove.

L’implementazione procede progressivamente, e nel 2025 è già attiva la fase “Iniziativa 1”.

Infrastrutture in fibra ottica, alta capillarità di sensori e servizi avanzati come C-ITS (Cooperative Intelligent Transport Systems).

Prevista pure una “Iniziativa 2” per estendere gli interventi a una più ampia rete nazionale in modalità digital road.

Infrastrutture più leggere ma in ogni caso con funzionalità smart.

Tecnologie e benefici

L’introduzione di Big Data, AI, e reti 5G consente di ottimizzare i flussi di traffico e ridurre i sinistri.

Ciò in virtù del monitoraggio costante e dello scambio di informazioni tra veicoli e infrastrutture (V2X).

La Smart Road supporta la mobilità elettrica e i veicoli a guida autonoma, favorendo una riduzione delle emissioni e un utilizzo maggiormente efficiente delle risorse.

Verso il domani

Col completamento previsto entro la fine del 2025 e i rifinanziamenti europei già allocati, l’Italia si pone come leader europeo nella realizzazione di smart road.

Entro il 2030 si attendono ulteriori innovazioni.

Tra queste la gestione dinamica degli accessi, i parcheggi smart e la diffusione della mobilità connessa e autonoma su scala nazionale.