Aziende e sostenibilità, svolta con il nuovo pacchetto Omnibus della UE. Ecco cosa prevede

Aziende e sostenibilità, svolta con il nuovo pacchetto Omnibus della UE. Ecco cosa prevede

In arrivo importanti novità con il nuovo pacchetto Omnibus della UE, ridotte le aziende che devono presentare la CSRD sulla sostenibilità, con sgravi delle spese amministrative

Cambiano per le aziende le regole sulla CSRD, la Corporate Sustainability Reporting Directive, ovvero la direttiva dell’Unione Europea che prevede che le imprese presentino una rendicontazione di sostenibilità.

Recepita in Italia nel gennaio 2023, si tratta di un report che obbliga ogni azienda a fornire indicazioni sul suo modello di business (e quanto, all’interno di questo, si sia dato spazio a migliorativi che favoriscono la transizione ecologica e ambientale), sugli obiettivi intrapresi sulla sostenibilità e su attività immateriali, capitale umano e relazionale.

Secondo l’adozione dell’ultimo pacchetto Omnibus della UE, da ora per moltissime aziende non ci sarà l’obbligo di presentare la rendicontazione. Si tratta di una nuova normativa volta a semplificare le regole in vigore in particolare per le piccole e medie imprese. Ora, infatti, il vincolo di effettuare la rendicontazione di sostenibilità secondo la CSRD sarà limitato ad aziende con almeno 1000 dipendenti e più di 50 milioni di euro di fatturato o un attivo patrimoniale sopra i 25 milioni.

Sostanzialmente sarà escluso da questa obbligatorietà l’80% delle aziende, che la UE si impegna a tutelare anche contro l’obbligo percepito in modo indiretto. Per esempio nel caso le grandi aziende partner facessero ricadere sulle PMI della filiera produttiva i costi che solo loro dovrebbero sostenere in termini amministrativi per presentare la rendicontazione. Oppure attraverso gli obblighi di trasparenza delle capo-filiera.

UE, ecco il nuovo pacchetto Omnibus: ridotte dell’80% le aziende con obbligo di CSRD sulla sostenibilità

LEGGI ANCHE Pavia, primo impianto per il recupero di metanolo e idrogeno: nuova soluzione per biocarburanti sostenibili

Anche perché con questo nuovo pacchetto Omnibus la UE intende non solo snellire i procedimenti burocratici a carico delle PMI, ma anche far loro risparmiare una notevole quantità di costi amministrativi.

Secondo stime della Commissione, le proposte porteranno a un risparmio complessivo di circa 6,3 miliardi di euro in costi amministrativi annuali e a mobilitare una capacità di investimento pubblico e privato aggiuntiva di 50 miliardi di euro per sostenere le priorità politiche.

Tutto all’interno di una semplificazione di ampio respiro nei settori della rendicontazione finanziaria sostenibile, della due diligence sulla sostenibilità, della tassonomia dell’UE.

Ma per le grandi aziende, che quindi non sono escluse dalla presentazione obbligatoria della CSRD, c’è comunque un’agevolazione. La UE, infatti, ritarda di due anni il termine ultimo per la rendicontazione di sostenibilità. Le imprese di maggiori dimensioni che avrebbero dovuto averla nel 2026 e 2027, avranno tempo di dotarsene o di redigerla fino al 2028.