Enforcement Smart Road Sicurezza urbana, le nuove misure del decreto cd. sicurezza Laura Biarella 05 June 2025 News&Trend Safety & Security L’evoluzione delle smart city passa necessariamente attraverso politiche di sicurezza efficaci. La recentissima legge di conversione del decreto sicurezza 2025 introduce una serie di misure per il contrasto alla criminalità, la tutela del personale in servizio e la protezione dei cittadini. Vediamo nel dettaglio le principali disposizioni normative e il loro impatto sulla gestione delle città intelligenti. Il decreto cd. sicurezza è legge Il 4 giugno in Senato è stata votata la questione di fiducia sull’approvazione dell’articolo unico del d.d.l. di conversione in legge, nel testo identico a quello approvato dalla Camera dei deputati, del decreto-legge 11 aprile 2025, n. 48, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario. Il testo non è stato ancora pubblicato in G.U. LEGGI ANCHE Sicurezza, da “disegno di legge” a “decreto legge” Prevenzione del crimine e tutela urbana Una delle innovazioni più rilevanti riguarda la documentazione antimafia (art. 3), che estende le verifiche ai contratti di rete tra imprese per prevenire infiltrazioni criminali. Questo aspetto è fondamentale nelle smart city, dove partnership pubblico-private sono sempre più diffuse nella gestione dei servizi urbani. Sul fronte della prevenzione del terrorismo, viene introdotto l’obbligo per le società di autonoleggio di comunicare in tempo reale i dati del contraente (art. 2), per impedire l’uso di veicoli a fini terroristici. Viene inoltre ampliato il catalogo di reati aggravati, tra cui: Occupazione abusiva di immobili (art. 10), con pene da 2 a 7 anni di reclusione; Blocco stradale o ferroviario (art. 14), trasformato in reato penale, con pene fino a 2 anni di reclusione se commesso da più persone; Rivolta in carcere (art. 26), punibile con 1-5 anni di reclusione; Truffe agli anziani (art. 11), con pene da 2 a 6 anni di reclusione e multe fino a 3.000 euro. Tecnologia e gestione intelligente Nel contesto delle città intelligenti, l’integrazione tra sicurezza e tecnologia è un elemento chiave. La legge di conversione prevede: Dotazione di bodycam per gli agenti di polizia (art. 21), favorendo la trasparenza delle operazioni; Videosorveglianza nei luoghi di detenzione (art. 21), per migliorare la gestione delle strutture penitenziarie; Divieto di vendita di infiorescenze di canapa (art. 18), per evitare alterazioni psicofisiche che possano compromettere la sicurezza urbana. Tutela del personale di sicurezza e incentivi per le forze dell’ordine Un’attenzione particolare è riservata alla protezione degli agenti e dei vigili del fuoco: Bonus avvocato (art. 22 e 23): gli agenti indagati per fatti legati al servizio potranno ricevere un contributo fino a 10.000 euro per le spese legali. Maggiore tutela penale (art. 19 e 20) contro lesioni, violenza e minacce a ufficiali o agenti di polizia giudiziaria. Misure specifiche per sicurezza e ordine pubblico Tra gli interventi di maggiore impatto: Revoca della cittadinanza per reati di terrorismo (art. 9), il periodo entro cui può essere revocata passa da 3 a 10 anni; Semplificazione delle procedure per la realizzazione di strutture di trattenimento per migranti (art. 27), permettendo interventi più rapidi in situazioni di emergenza; Protezione delle vittime della criminalità organizzata (art. 5), con criteri più rigidi per l’accesso ai benefici economici. Aderenza ai principi smart city La legge di conversione del decreto sicurezza 2025 pone le basi per una gestione più avanzata e tecnologica della sicurezza urbana, in perfetta sintonia con i principi delle smart city. Grazie all’integrazione tra strumenti digitali, politiche di prevenzione e tutela del personale, la sicurezza diventa un elemento chiave nella crescita delle città intelligenti. Il prossimo step sarà l’implementazione di queste misure da parte delle amministrazioni locali e delle imprese tecnologiche, sfruttando le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale, dall’IoT e dalla gestione dei dati per rendere le città sempre più sicure e vivibili.