Italia, sicurezza sui treni: partite anche in Lombardia le bodycam per il personale di Ferrovie dello Stato

Italia, sicurezza sui treni: partite anche in Lombardia le bodycam per il personale di Ferrovie dello Stato

Le bodycam per il personale delle Ferrovie dello Stato in Italia arriva anche in Lombardia: sperimentazione di quattro mesi con dieci dispositivi

Anche la Lombardia si è aggiunta alle Regioni d’Italia in cui è partita la sperimentazione sulle bodycam in dotazione al personale di Ferrovie dello Stato. Dopo lEmilia-Romagna, il Piemonte, la Toscana e la Puglia, anche nella Regione lombarda è cominciato il 6 giugno il periodo di 4 mesi in cui gli operatori indosseranno i dispositivi di registrazione direttamente sulla loro uniforme.  Un supporto in più per garantire la sicurezza di tutti a bordo dei convogli.

Fs mette a disposizione 10 bodycam per il progetto che è su base volontaria, ma ha raccolto molte adesioni. A riprova che c’è grande disponibilità e domanda di avere maggiori strumenti per treni più sicuri e supporto agli operatori nell’esercizio della loro professione. La registrazione verrà avviata esclusivamente nei casi in cui si ravvisino potenziali rischi per l’incolumità personale dell’operatore o di terzi.

L’obiettivo principale della sperimentazione è quello di aumentare la deterrenza e la sicurezza, garantendo un ambiente più protetto per il personale e i passeggeri. Al termine dei quattro mesi di sperimentazione, il gruppo Ferrovie dello Stato sottoporrà un questionario ai volontari che si sono prestati a indossare le bodycam. Per capire quale impatto abbiano avuto, e se positivo o negativo, sulla loro quotidianità lavorativa.

Lombardia, 10 bodycam agli operatori Fs per la sicurezza sui treni: sperimentazione di 4 mesi

Italia, sicurezza sui treni: partite anche in Lombardia le bodycam per il personale di Ferrovie dello Stato

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Uno dei temi maggiormente sollevati sulle bodycam in dotazione al personale di sicurezza sui treni è quello della privacy. E della registrazione dei volti. Già si è detto che i dispositivi verranno attivati solo in caso di rischi per l’incolumità. Poi  le telecamere impiegate nella sperimentazione sono state configurate con specifiche limitazioni per garantire la conformità alle normative sulla privacy. In particolare, sono state disabilitate le funzioni di GPS, SIM, audio e Bluetooth. Il dispositivo è attualmente in modalità stand-alone, ovvero non è connesso a reti esterne.

Una funzione chiave della bodycam è il pre-recording (o buffering): il dispositivo registra continuamente sovrascrivendo le immagini ogni 30 secondi – 2 minuti. Nel momento in cui viene attivata la registrazione, questo intervallo viene salvato, garantendo così la memorizzazione degli eventi immediatamente precedenti all’attivazione della bodycam.

Le immagini registrate saranno conservate in forma criptata e non potranno essere scaricate, visualizzate o cancellate dagli operatori che effettuano le riprese, assicurando così un elevato standard di sicurezza e trasparenza.