Emilia-Romagna, dalla prevenzione alla formazione: il programma 2025-2029 per la sicurezza stradale. Le iniziative

Emilia-Romagna, dalla prevenzione alla formazione: il programma 2025-2029 per la sicurezza stradale. Le iniziative

Il programma quinquennale sulla sicurezza stradale dell’Emilia-Romagna punta a raggiungere le zero vittime di incidenti tramite le strategie che vuole mettere in campo 

La sicurezza stradale è un tema sempre più caro a cittadini e istituzioni, con la consapevolezza che si tratti di un aspetto fondamentale che interessa, come protagonisti, tutti quanti. Dai grandi ai piccini, dai pedoni agli autisti di professione. L’obiettivo comune è quello di ridurre sempre di più rischi e vittime della strada, grazie a varie strategie che partono dai buoni comportamenti e dalla fruizione consapevole.

L’Emilia-Romagna ha deciso di investire molto in questo ambito e lo ha reso noto alla presentazione del Programma quinquennale 2025-2029 dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale. L’urgenza deriva dalla lettura degli ultimi dati disponibili, che rivelano un trend abbastanza positivo, ma con ancora troppi sinistri e vittime. Nel 2023, si sono verificati 16.809 incidenti stradali che hanno causato la morte di 279 persone e il ferimento di altre 21.818. Rispetto al 2022 è calato il numero delle vittime (-10,3%), mentre sono in leggero aumento gli incidenti (+0,8%) e i feriti (+0,7%). Nel periodo 2010-2023, le vittime della strada in Regione si sono ridotte del 30,4% e l’indice di mortalità è calato da 2 a 1,7 deceduti ogni 100 incidenti.

Ecco perché l’urgenza di intervenire con decisione nei prossimi 5 anni. In particolare le strategie individuate vertono soprattutto sulla prevenzione e sulla formazione, continua e rivolta a tutte le fasce d’età. Campagne di sensibilizzazione, giornate educative, iniziative ludico-didattiche per tutto il territorio emiliano-romagnolo e rivolte ad adulti, bambini, studenti.

Azioni anche da inserire nei programmi scolastici, in quanto le principali vittime della strada sono i pedoni, ma anche ciclisti e motociclisti, ovvero gli utenti di quei primi mezzi di trasporto che ragazze e ragazzi cominciano a utilizzare nella loro vita. Si prevedono anche corsi di aggiornamento sulle novità del Codice della Strada, man mano che verranno promulgate. La sicurezza stradale viene così affrontata non solo come una priorità di prevenzione, ma anche come un elemento essenziale per rendere le città più vivibili e per promuovere la salute e il benessere delle comunità rendendola parte integrante del processo educativo o rieducativo.

Emilia-Romagna, sicurezza stradale al centro per il quinquennio 2025-2029: l’obiettivo è “Vision Zero”, niente più vittime della strada

Emilia-Romagna, dalla prevenzione alla formazione: il programma 2025-2029 per la sicurezza stradale. Le iniziative

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L’approccio del Programma è in linea con le strategie nazionali ed europee e parte dall’obiettivo denominato “Vision Zero”. Il principio secondo cui nessuna perdita di vita sulla strada è più accettabile. E che si basa su cardini fondamentali come l’etica della sicurezza, ma soprattutto la responsabilità condivisa, che evidenzia come chiunque è responsabile e concorre al benessere e l’incolumità sua e di tutti. In proposito, l’assessore alla Mobilità, Irene Priolo, ha dichiarato che

Azzerare gli incidenti stradali e gli errori umani sulla strada è certamente complesso, ma è un obiettivo che è doveroso cercare il più possibile di perseguire. Per farlo, dobbiamo creare le condizioni affinché le persone affrontino la strada con maggiore responsabilità e minori distrazioni, in modo da rendere le nostre città più sicure e vivibili. L’impatto di queste tragedie ha un costo per le nostre comunità elevatissimo: innanzitutto in termini di vite umane, sconvolte da chi è vittima di un incidente, ma anche per i costi sociali che ne derivano. Per l’Emilia-Romagna si è stimato per il 2023 un impatto di oltre 1,7 miliardi di euro

Il programma si basa su un approccio, sistemico, integrato e continuo, affrontando il tema della sicurezza stradale a 360 gradi. Anche con l’utilizzo indispensabile della tecnologia. Per esempio una puntuale raccolta e analisi dei dati, con diffusione di report annuali per tutto il quinquennio del Programma. Per perseguire l’obiettivo comune, l’Osservatorio instaurerà collaborazioni continuative con Prefetture territoriali, enti amministrativi locali, provinciali e regionali, ma anche nazionali ed europei. In proposito, il presidente dell’Osservatorio per la sicurezza stradale dell’Emilia-Romagna, Marco Pollastri, ha detto che

L’ascolto ed il confronto non solo con gli stakeholders emiliano-romagnoli ma anche a livello nazionale ed europeo è la modalità di lavoro con cui opereremo per dare sempre maggiore continuità ed efficacia agli interventi. Dobbiamo costruire un’alleanza civica per affrontare la piaga della sicurezza stradale che ancora oggi segna la nostra comunità, ponendo al centro le cause degli incidenti ma allo stesso tempo contribuendo a disegnare città e paesi più vivibili per tutti e tutte