Legge "semplificazioni 2025", cosa cambia (davvero) per i Comuni e le smart city

Legge “semplificazioni 2025”, cosa cambia (davvero) per i Comuni e le smart city

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 2 dicembre 2025, n. 182 (“Semplificazioni”), introduce strumenti e tempi certi per procedimenti comunali, digitalizzazione end‑to‑end, regole più snelle per reti di comunicazione elettronica, urbanistica “light” a supporto dell’housing per lavoratori del turismo, telemedicina e farmacie dei servizi, oltre a novità su autotutela, SCIA, canone unico, trasporti e ambiente. Ecco, in chiave smart city, le ricadute operative per sindaci, dirigenti, RUP e SUAP/SUE.

Perché questa legge è strategica per le città

La cosiddetta “Semplificazioni” è un testo “omnibus” che razionalizza procedimenti PA, spinge sull’interoperabilità e ridisegna alcune competenze in chiave digitale. Il provvedimento è in vigore dal 18 dicembre 2025 (GU Serie Generale n. 281 del 3 dicembre 2025). La struttura per titoli e capi (74 articoli) abbraccia attività economiche, servizi ai cittadini, scuola, sanità, università, sicurezza, ambiente e comunicazioni elettroniche; un dossier parlamentare ricostruisce analiticamente le norme con focus operativi e impatti su uffici comunali.

1) Tempi certi e affidamento: autotutela ridotta a 6 mesi

Cosa cambia

Il termine massimo per l’annullamento d’ufficio di provvedimenti che attribuiscono vantaggi economici o autorizzazioni scende da 12 a 6 mesi: misura chiave per dare stabilità a permessi edilizi, titoli SUAP, concessioni. Per casi frutto di reato restano le eccezioni (21‑nonies L. 241/1990).

Impatto smart city

  • Maggior certezza degli investimenti urbani (riqualificazioni, rigenerazione, transizione energetica).
  • Necessaria re-ingegnerizzazione dei controlli: la PA dovrà spostare in fase istruttoria la verifica approfondita, sfruttando interoperabilità banche dati e checklist digitali.

2) Canone unico: esenzione ampliata per targhe e cantieri “intelligenti”

La legge estende l’esenzione (fino a 5 m²) non solo alle insegne di sede ma anche alle targhe e alle aree di cantiere che identificano l’attività. Per i Comuni significa semplificazione dei micro‑procedimenti e minor contenzioso sui piccoli fronti pubblicitari.

3) Comunicazioni elettroniche: pubblicità digitale delle istanze e silenzio-assenso protetto

Novità operative (art. 44 CCE)

  • Lo sportello locale deve dare pubblicità alle istanze per nuove infrastrutture radioelettriche “anche sul portale web dedicato”.
  • Se la pubblicazione manca, non si blocca il decorso dei 30 giorni per il parere ARPA né si invalida il titolo (espresso o tacito): responsabilità in capo al funzionario, ma niente “vizio capitale” per l’operatore.

Perché conta per il 5G/IoT urbano

  • Riduce il rischio che errori formali mandino in stallo piani antenne, reti 5G, sensori IoT, safety e telecontrollo.
  • Coerente con la modulistica telematica già aggiornata nel 2025 e con i correttivi al Codice: canale digitale unico, PEC/portale, flussi standardizzati.

Checklist per gli uffici

  • Pubblicazione automatica via API dal protocollo al portale “Atti & Istanza 44 CCE”.
  • Dashboard RUP: timer 30/60 giorni, pareri ARPA, conferenze, monitor silenzio‑assenso.
  • Template per comunicazione esiti e notifiche ai soggetti coinvolti.

4) Turismo & housing: SCIA “sociale” per alloggi dei lavoratori e +20% volumetria

Per interventi avviati entro il 31/12/2026 su alloggi destinati a lavoratori del comparto turistico‑ricettivo, si applica la SCIA con possibilità di incremento volumetrico fino al 20%, vincolo decennale di destinazione e convenzioni per mitigare il carico urbanistico (parcheggi/servizi). Obiettivo: sostenere l’ospitalità e la qualità del lavoro nelle città turistiche.

Cose da fare in Comune

  • Predisporre modulistica SUE/SUAP dedicata (“SCIA alloggi lavoratori turismo”).
  • Modello di convenzione tipo (parcheggi, TPL, servizi comuni).
  • Flussi con catasto, tributi locali e Anagrafe immobiliare integrata.

5) PA digitale by design: adempimenti software e interoperabilità

La legge valorizza l’uso esclusivo di canali digitali nei rapporti inter‑PA e con gli utenti, rafforza standard e piattaforme e introduce micro‑interventi “abilitanti” (es. dematerializzazioni, notifiche digitali in procedimenti settoriali). Per i Comuni: ridisegno dei front‑end (SPID/CIE), riuso di componenti e integrazione con basi dati nazionali.

6) Ambiente e bonifiche: acque emunte, niente obbligo di impianto “in loco”

Nelle bonifiche dei siti contaminati, l’immissione in corpo idrico/fognatura di acque emunte può avvenire dopo trattamento anche in impianti esterni (collegabili stabilmente), superando l’interpretazione che imponeva l’impianto in sito. Effetti: gare più semplici, tempi più rapidi nei piani di risanamento urbano‑industriale.

7) Mobilità & TPL: spazi per iniziativa privata e “zone albergo” sui sedimi

  • Servizi di linea locali non coperti da regolamenti UE o norme nazionali specifiche: libero accesso al mercato con titolo abilitativo senza diritti esclusivi (verifiche su sicurezza percorso/fermate e iscrizione REN). Opportunità per navette smart, first/last mile, aree interne.
  • Strutture alberghiere: concessione temporanea di porzioni di sedime stradale per parcheggio e carico/scarico bagagli, nel rispetto delle limitazioni del Codice della strada (utile per centri storici e ZTL).

8) Sanità territoriale: telemedicina e “farmacia dei servizi” rafforzate

Il Titolo III‑Capo II semplifica telecertificazioni e amplia i servizi erogabili in farmacia (diagnostica di base, cronicità, dimissioni), con impatti diretti su quartieri periferici e fragilità. I Comuni possono integrare POFT (Piani dell’Offerta di servizi territoriali), co‑progettare spazi e favorire sanità di prossimità nei Piani urbani.

9) Pubblica sicurezza e grandi eventi: iter più lineari

Semplificazioni su titoli nominativi di accesso agli spettacoli, iter e sanzioni PS, e novità su armi e oggetti preziosi: per gli enti locali, minor frammentazione nel dialogo con Prefetture/Questure nei piani di safety & security per eventi urbani.

10) Smart agrifood urbano: droni per trattamenti in via sperimentale

Per tre anni, irrorazioni UAS (droni) consentite in deroga per agricoltura di precisione entro perimetro definito da decreti attuativi (competenze, formazione, terreni/colture, prodotti), con SCIA al Servizio fitosanitario regionale e monitoraggi. Vantaggi per cinture verdi metropolitane e parchi agricoli.

11) Imprese e filiere: pallet, ERP, depositi temporanei, cooperative elettriche storiche

  • Interscambio pallet: governance affidata ai Sistemi‑pallet (EPAL, EUR‑UIC, ecc.), buono pallet digitale (titolo rappresentativo), sanzioni/valori di mercato standard. Filiera logistica urbana più trasparente (riduzione contenziosi su resi).
  • Responsabilità estesa del produttore (ERP): semplificati i luoghi di raggruppamento dei rifiuti/beni a fine vita presso distributori o siti messi a disposizione dai sistemi dei produttori: utile per centri storici e retail diffuso.

12) Servizi demografici e cittadinanza digitale: atti di morte, cremazioni, traduzioni giurate

Norme che standardizzano pratiche sensibili (cremazione/dispersione ceneri, formazione atti di morte, traduzioni giurate), con workflow digitali per ufficiali di stato civile e integrazione con gli sportelli online comunali. Settore funebre e cimiteriale beneficia di chiarezza e interoperabilità.

13) Governance portuale/urbana: nuovi ruoli e professionalità

  • Comandante del porto: competenze riallineate (sicurezza accosti/ormeggi);
  • Consulente chimico di porto: figura regolata per sicurezza operazioni e tutela pubblica. Minore “zona grigia” amministrativa nelle città‑porto.

Cosa dovrebbero fare subito i Comuni (roadmap 90 giorni)

  1. Mappare i procedimenti impattati (SUAP/SUE, Polizia Locale, Ambiente, Cultura/Spettacolo, Mobilità, Demografici, Farmacie convenzionate): schede As‑Is/To‑Be con riferimenti articolo‑per‑articolo.
  2. Aggiornare regolamenti/disciplinari: canone unico (targhe/cantieri), pubblicazione istanze CCE via portale, sportelli alberghieri su sedimi stradali, template convenzioni housing lavoratori turismo.
  3. Rifare i moduli digitali (front‑end): adottare modulistica nazionale/ministeriale e i nuovi schemi di istanza per art. 44 CCE; integrare protocolli e timer procedimentali.
  4. Formare RUP/istruttori su: autotutela 6 mesi; silenzio‑assenso CCE; SCIA housing; bonifiche; telemedicina/farmacie dei servizi; pallet/ERP.
  5. Aprire tavoli con ARPA, ASL, Questura/Prefettura, operatori telco, associazioni di categoria e stakeholder territoriali (turismo, commercio, logistica urbana).

KPI per misurare l’impatto “smart”

  • Tempo medio rilascio autorizzazioni CCE (giorni) e % esiti per silenzio‑assenso.
  • Lead time SUAP/SUE per permessi “a impatto economico” (prima/dopo).
  • Numero pratiche SCIA housing lavoratori turismo e posti letto attivati.
  • % procedimenti con interoperabilità dati (ANPR, Catasto, PagoPA, PND).
  • Riduzione contenzioso su canone unico, occupazioni e segnaletica cantieri.

Rischi da presidiare

  • Asimmetrie informative tra grandi e piccoli Comuni: serve supporto operativo (riuso di piattaforme e modelli).
  • Pubblicità istanze CCE: evitare “digital divide” interno; il mancato posting non blocca i termini, ma espone a responsabilità.
  • Capacità attuativa su housing turismo e telemedicina: attenzione a convenzioni, privacy e gestione dati sanitari.

Impatti

La Legge Semplificazioni 2025 consente alle città di accelerare progetti di connettività, housing mirato, servizi digitali e rigenerazione con un quadro più chiaro di tempi, regole e interoperabilità. La differenza la farà la messa a terra: processi ridisegnati, portali funzionanti, partnership e formazione. Per le smart city italiane è una finestra concreta per scalare dal pilota al sistema.