Coordinamento più digitale della sicurezza sociale: la proposta della Commissione UE

Coordinamento più digitale della sicurezza sociale: la proposta della Commissione UE

Il 6 settembre la Commissione UE, in una comunicazione dedicata, ha proposto misure concrete per digitalizzare ulteriormente il coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale in Europa. 

La comunicazione del 6 settembre

La proposta prevede azioni per rendere più rapido e semplice l’accesso ai servizi di sicurezza sociale a livello transfrontaliero sfruttando appieno gli strumenti digitali e riducendo gli oneri amministrativi per i cittadini e le imprese.

Ciò migliorerà gli scambi di informazioni tra gli enti nazionali di previdenza sociale e accelererà il riconoscimento e la concessione delle prestazioni ammissibili a livello transfrontaliero. 

Per l’effetto, renderà più agevole per gli europei vivere, lavorare e viaggiare all’estero, per le aziende fare affari in altri paesi dell’UE e per le amministrazioni nazionali coordinare la sicurezza sociale a livello transfrontaliero.

Nonostante le precedenti iniziative volte a migliorare il flusso transfrontaliero delle informazioni sulla previdenza sociale, le istituzioni nazionali, gli operatori sanitari e gli ispettorati del lavoro incontrano ancora difficoltà nell’accesso e nella condivisione dei dati, a causa dell’insufficiente interoperabilità tra i sistemi nazionali. 

Si devono sostenere dei costi, ad esempio, anche per l’emissione e la verifica dei documenti relativi ai diritti.

La comunicazione del 6 settembre:

  • fa il punto sui progressi compiuti finora nella digitalizzazione del coordinamento della sicurezza sociale,
  • presenta le iniziative in corso in questo settore,
  • propone azioni future per sfruttare appieno i vantaggi che la digitalizzazione può offrire .

Misure proposte

La Commissione invita gli Stati membri a:

  • accelerare l’implementazione nazionale dello scambio elettronico di informazioni sulla sicurezza sociale (EESSI) in modo che sia pienamente operativo entro la fine del 2024 in tutta Europa. L’EESSI digitalizza gli scambi tra gli enti previdenziali nazionali, nella finalità di accantonare le procedure cartacee, lunghe e macchinose;
  • fornire maggiori procedure di coordinamento della sicurezza sociale completamente online, per rendere ancora più agevole per le persone trasferirsi e lavorare all’estero e garantire loro un rapido accesso alle prestazioni ammissibili. Gli Stati membri possono basarsi sul regolamento sullo sportello digitale unico, che prevede l’erogazione completamente online di talune importanti procedure amministrative ai cittadini e alle imprese entro il 12 dicembre 2023;
  • partecipare pienamente alle attività pilota del pass europeo di sicurezza sociale (ESSPASS), che esplorano come semplificare l’emissione e la verifica dei diritti di sicurezza sociale dei cittadini a livello transfrontaliero;
  • lavorare per l’introduzione di portafogli di identità digitale dell’UE (EUDI) , che consentiranno ai cittadini dell’UE di portare con sé versioni digitali dei documenti relativi ai diritti, come la tessera europea di assicurazione malattia (TEAM), rendendo più semplice per gli istituti di previdenza sociale, gli ispettorati del lavoro e gli operatori sanitari l’accesso immediato verificare questi documenti.

La Commissione UE sosterrà gli Stati membri nell’attuazione di tali azioni fornendo assistenza tecnica, anche mediante strumenti di sostegno tecnico, e mettendo a disposizione finanziamenti dell’UE, ad esempio attraverso il programma Europa digitaleInvestEU, il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo sociale europeo.

Anche l’ Autorità europea del lavoro svolgerà un ruolo attivo:

  • raccogliendo esempi di migliori pratiche,
  • facilitando gli scambi regolari tra le autorità nazionali.

Prossimi step

La Commissione UE:

  • invita il Parlamento e il Consiglio ad approvare l’approccio esposto nella comunicazione del 6 settembre e invita gli Stati membri e tutte le parti interessate a collaborare per attuare le sue azioni;
  • sosterrà e monitorerà l’attuazione della comunicazione negli incontri annuali coi rappresentanti nazionali;
  • invita il Parlamento e il Consiglio a raggiungere rapidamente un accordo sulla revisione, a modernizzare questo quadro giuridico, e continuerà a sostenere i colegislatori per raggiungere questo obiettivo.

Sul comunicato stampa si legge che “promuovere la digitalizzazione del coordinamento della sicurezza sociale è importante anche nel contesto dei negoziati in corso da parte dei colegislatori sulla revisione delle norme dell’UE in tema di coordinamento della sicurezza sociale”