Enforcement Nuove regole su tempi di guida e tachigrafo, l’Italia recepisce le norme UE Laura Biarella 18 November 2025 Tempi di guida e tachigrafo. La Gazzetta Ufficiale del 18 novembre 2025 pubblica la tabella di corrispondenza tra le violazioni nazionali e le infrazioni europee in materia di trasporto su strada. Un passo decisivo per l’enforcement e la sicurezza nelle smart city. Quadro normativo più chiaro per l’autotrasporto Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della tabella di corrispondenza tra violazioni nazionali e infrazioni europee, l’Italia allinea la propria disciplina al Regolamento (UE) 2016/403 e alla Direttiva 2006/22/CE. Il documento stabilisce criteri uniformi per la classificazione delle infrazioni relative a tempi di guida e riposo (Reg. 561/2006) e all’uso del tachigrafo digitale (Reg. 165/2014). Tempi di guida e riposo, nuove soglie La tabella dettaglia le violazioni con precisione, distinguendo tra infrazioni minori (IM), gravi (IG), molto gravi (IMG) e più gravi (IPG). Esempi significativi: Superamento del periodo di guida giornaliero di 9 ore: da infrazione minore (IM) se inferiore a 10 ore, fino a infrazione più grave (IPG) se oltre le 13h30. Riposo giornaliero insufficiente: sanzioni graduate da IM a IMG a seconda della riduzione (da meno di 11 ore fino a meno di 7 ore). Riposo settimanale ridotto: assenza di sanzione in alcuni casi marginali, ma classificazione come IMG se inferiore a 20 ore. Tachigrafo, obblighi e sanzioni Il regolamento UE 165/2014 introduce un sistema rigoroso di controllo: Mancata installazione o utilizzo di tachigrafo omologato → infrazione più grave (IPG), con sanzioni sia per il conducente che per l’impresa. Uso di dispositivi fraudolenti o carte falsificate → classificazione IPG, con conseguenze penali e amministrative. Conservazione dei dati: l’impresa deve garantire la disponibilità dei registri per almeno un anno, pena sanzioni gravi (IMG). Enforcement e smart city, perché conta La standardizzazione delle infrazioni ha un impatto diretto sulle smart city: Maggiore trasparenza per le imprese di trasporto. Migliore coordinamento europeo nei controlli su strada. Rafforzamento della sicurezza stradale e della tutela dei lavoratori. Per le città intelligenti, dove mobilità e logistica sono centrali, un sistema di enforcement chiaro e digitale è essenziale per ridurre rischi e garantire sostenibilità.